COMUNICATO STAMPA – 17 / 07 / 2019
Nicola Di Matteo (PdF): “Il MIUR chiarisca e intervenga”
«Da giorni imperversano le sollecitazioni affinché si faccia luce sui fatti di Bibbiano e sul relativo coinvolgimento dell’associazione Hansel e Gretel, si è anche posto – giustamente – l’accento sui connotati ideologici che sono alla base di tale operazione e sugli intrecci con il mondo LGBT.» interviene sui fatti di Bibbiano il coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia, Nicola Di Matteo. «Il tutto è stato anche sistematicamente enfatizzato e cavalcato in modo strumentale allo scopo di sferrare un attacco politico al sindaco piddino implicato nella vicenda e in ciò coinvolgere tutto il partito. Sarebbe quindi comico, se non fosse grave e preoccupante, il fatto che proprio chi ha sferrato l’attacco alla sinistra degli “orchi” di Bibbiano, quegli orchi li avesse in casa; è infatti emerso che l’associazione Hansel e Gretel facesse parte degli enti accreditati dal MIUR per la formazione del personale docente.» prosegue Di Matteo, che sottolinea «Se quindi è stato subito puntato il dito sul meccanismo degli affidi, sui servizi sociali e sono stati invocati controlli e riforme di tutto il sistema, appare lecito e conseguenziale interrogarsi anche sui meccanismi, sui criteri e sui controlli che il MIUR adotta nella selezione e nell’accreditamento degli enti deputati alla formazione dei docenti. E se la professoressa Rosa Maria Dell’Aria di Palermo è stata sanzionata con l’accusa di aver indottrinato gli studenti, è spontaneo chiedersi chi dovrà rispondere dell’eventuale indottrinamento dei docenti attraverso questo genere di corsi di formazione. Chiediamo pertanto al Miur» conclude Di Matteo «di indagare sull’operato pregresso dell’associazione per verificare natura e caratteristiche degli interventi condotti, chiarire ed intervenire affinché gli enti preposti alla formazione dei docenti siano selezionati con accuratezza e sulla base di criteri trasparenti e condivisi e far sì che la scuola sia efficacemente presidiata dal rischio di manipolazioni ideologiche surrettizie».