COMUNICATO STAMPA – 08 / 04 / 2020
“No alla cultura della morte e dello scarto”
Il Popolo della Famiglia di Padova stigmatizza le parole espresse da Saviano e Boldrini in un’intervista pubblicata su Repubblica,
che in tempo di Corona-virus fanno appello al presunto diritto di poter abortire di più .
«Contrastiamo con forza la cultura di morte e dello scarto di cui sono impregnate le parole pronunciate da Boldrini e Saviano. Il Popolo della Famiglia, fin dalla sua fondazione, per affermare che esiste invece il diritto universale a nascere, ed essere curati che mai come questo periodo di emergenza sanitaria sono fondamentali» dichiarano dal Circolo PdF di Padova.
Nel momento in cui si inizia a pensare se, come e quando ripartire dopo l’emergenza COVID-19 invece dell’appello alla morte di Boldrini e Saviano, proponiamo la lettura delle parole di Papa Francesco, a proposito di una politica che è espressione della cultura dello scarto.
«Le parole di papa Francesco, alla vigilia della Santa Pasqua» afferma il PdF Padova, «si riferiscono in particolare alla selettività prenatale: “Oggi è molto difficile incontrare per strada persone con la sindrome di Down. Quando la si vede nelle ecografie, li rispediscono al mittente. Una cultura dell’eutanasia, legale o occulta, in cui all’anziano le cure ed il supporto medico si danno fino a un certo punto.”»
Il comunicato del PdF Padova prosegue «All’appello-denuncia di stampo neo malthusiano di Boldrini e Saviano per una maggiore quantità e facilità di accesso all’aborto, rispondiamo con un forte e convinto NO alla selezione delle persone secondo la possibilità di produrre, di essere utili o di essere considerate un peso: NO alla cultura dello scarto.»
«Nel momento di un vero e proprio disastro con decine di migliaia di morti, economia ridotta in macerie, dovremo invece ricostruire partendo da una cultura che riscopra il valore della VITA e dei bisogni degli ultimi, degli affaticati, degli oppressi. Ripartendo da qui potremo dare speranza all’Italia e al mondo» concludono dal PdF Padova.