RENZI CHIEDERÀ SOLDI PURE PER FARSI VOTARE? di Mario Adinolfi

Per una conferenza di Matteo Renzi bisognava pagare 40mila euro, scontati a 25mila attraverso altri canali. Per una “interlocuzione periodica” con lui, 100mila euro annui per 5 anni. Ti credo che a quello nominato da Renzi a Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare spa, l’imprenditore Riccardo Maestrelli, sembrava normale dover appoggiare 700mila euro dalle società di famiglia al conto dell’anziana madre, schermando così il prestito fatto all’ex premier per l’acquisto della casa da 1.3 milioni di euro a Firenze. Con questo tariffario e 7 milioni di euro raccattati così mentre era segretario del Pd e il suo tesoriere mandava i dipendenti del Pd in cassa integrazione, strano che la casa non sia stata un gentile omaggio di British American Tobacco (altro finanziatore della fondazione Open, chissà perché). Io adesso voglio conoscere uno che ha il coraggio di dire che alle prossime elezioni vota Italia Viva: occhio che se a Librandi la candidatura è costata 800mila euro di finanziamenti alla fondazione renziana e 500mila euro ci vogliono per una “interlocuzione periodica”, anche per votarlo il buon Matteo potrebbe chiedervi un millino. Perché, lo sapete, lui fa tutto questo “per il bene del Paese”. E che non volete appoggiare mille euro accanto al voto a uno che fa tutto questo per voi e solo per voi?