PIUTTOSTO FACILE di Mario Adinolfi
Guardate, è piuttosto facile. Noi vogliamo credere alla buonafede di Matteo Salvini che certamente ha al centro dei suoi orizzonti valoriali la battaglia contro l’utero in affitto e certamente crediamo al ministro Lorenzo Fontana che vuole rimuovere le anomale registrazioni compiute recentemente nei comuni governati dai suoi alleati di governo.
Quando detieni il potere esecutivo, la cosa bella è che puoi decidere. Allora, ripetiamolo, è piuttosto facile. Matteo Salvini si presenta con un bel decreto legge immediatamente esecutivo di un solo articolo: “Sul territorio della Repubblica italiana sono vietate registrazioni anagrafiche che riportino come genitori di un bambino due persone dello stesso sesso. Le registrazioni in tal senso compiute fino ad oggi, anche in forma di trascrizione di atti compiuti all’estero, sono da considerarsi nulle. Si ribadisce che l’ordinamento giuridico italiano vieta la pratica dell’utero in affitto e la sua promozione, in ogni forma”. Il decreto legge viene approvato, il problema è risolto. Visto che ci si trova Salvini potrebbe portare in Consiglio dei ministri anche un secondo decreto, su un tema su cui c’è stato assordante silenzio anche da parte della componente leghista dell’esecutivo. Ancora più facile, testo ancora più breve: “Sul territorio della Repubblica è fatto esplicito divieto ai medici e alle strutture sanitarie di somministrare farmaci a base di triptorelina ai minori”. Perché i bambini non vanno toccati nella loro sessualità, i bambini hanno diritto a una mamma e un papà. Se hai centinaia di parlamentari e le chiavi del governo, non bastano gli slogan, servono i fatti. Se invece la priorità è “non spaccare la maggioranza” come spiegano alcuni senatori leghisti, allora prendiamo atto. Il resto è solo marketing.