Pdf Elezioni Amministrative 2022 – Viterbo – Laura Allegrini Sindaco – PdF Viterbo
“Piena convergenza sulle proposte avanzate da Il Popolo della famiglia e il mio impegno a sviluppare insieme dal punto di vista programmatico i temi proposti da Paolo Baldasarre”.
Così Laura Allegrini all’esito dell’incontro con Paolo Baldasarre, coordinatore provinciale de Il Popolo della famiglia e Mauro Rotelli, deputato di FdI.
“Sarebbe riduttivo – continua Laura Allegrini – pensare che Il Popolo della famiglia si limiti alla tutela dei valori familiari.
Abbiamo trovato assoluta sintonia sulla nostra idea di città, con particolare attenzione alle questioni sociali, sanitarie, economiche e, più in generale, dello sviluppo di Viterbo nei prossimi anni.
Inizia il lavoro che nei prossimi giorni ci impegnerà nella definizione puntuale del programma che sarà di impegno reciproco per chi sosterrà la mia candidatura.
Un programma aperto al contributo di partiti e liste civiche che si riconoscono e si riconosceranno nella mia candidatura con l’obiettivo di ridare a Viterbo il ruolo che merita con una amministrazione autorevole in grado di rilanciare la nostra bella città.”
“Il Popolo della Famiglia di Viterbo, d’intesa col coordinatore nazionale Nicola di Matteo, – conclude Baldasarre – si presenterà alla prossima tornata elettorale con una propria lista, certi di aver fatto la scelta giusta per affermare i nostri valori”.
I nostri candidati:
Antonucci Eleonora
Baldasarre Paolo
Di Toro Claudia Palma
Greffi Andrea
Mancini Mario
Marinetti Maria Rita
Matteoda Claudio
Musica Lucia
Nicolamme Sergio
Petrizzelli Marco
Riccardi Francesco
Ridolfi Claudio
Rotunno Mauro
Turco Andrea
PROGRAMMA POPOLO DELLA FAMIGLIA PER LE ELEZIONI COMUNE DI VITERBO DEL 12 GIUGNO 2022
1. Incentivare la natalità, combattere l’aborto. Viterbo deve festeggiare la nascita di ogni suo figlio, un bonus bebè comunale di 1.000 euro sarà il benvenuto alla vita per ogni neonato, raddoppiato se il bambino nei primi sei mesi dovesse manifestare gravi problemi di salute. Tale bonus dovrà essere assegnato a tutti i nuovi nati indipendentemente dall’ISEE o da altri indicatori. Viterbo deve tornare a fare figli e per questo l’amministrazione sosterrà i Centri aiuto alla vita e le associazioni similari nella loro quotidiana lotta contro la piaga dell’aborto.
2. Sostenere le giovani coppie, dare forza al matrimonio. L’impegno pubblico assunto da due giovani davanti alla comunità in cui vivono ad amarsi e rispettarsi costruendo una famiglia sarà sostenuto da un assegno matrimoniale di 1.500 euro riservato a tutte le coppie di sposi under 35. Tale bonus dovrà essere assegnato a tutti i nuovi nati indipendentemente dall’ISEE o da altri indicatori.
3. Governare da genitori, lotta contro il degrado morale. Il senso per il bene comune dovrà trasformare il Sindaco e ogni amministratore nel “buon padre di famiglia” nei confronti dei problemi della città. Con questo spirito metteremo in efficienza un sistema dissestato dal degrado sul piano economico, ma anche nella convivenza civile. Vigileremo e ove possibile chiuderemo i luoghi dove gira la droga, i luoghi finalizzati alla perdita della coscienza di sé e all’incontro sessuale tra sconosciuti, combatteremo la piaga della prostituzione e del racket che si arricchisce sfruttando donne ridotte in schiavitù, sanzionando i clienti. A tal proposito, oltre che contare sulle forze dell’ordine, dovremmo potenziare il più possibile il corpo dei vigili urbani mettendoli in condizione di fare veramente i “vigili” della città! Un pensiero non può non andare agli agenti di polizia penitenziaria e al loro prezioso lavoro!
4. Abbattere la pressione fiscale sulla famiglia, specie se numerosa. Le addizionali comunali saranno alleggerite utilizzando diverse formule di credito d’imposta, cancellandole completamente per ogni famiglia con tre o più figli, assicurando l’accesso gratuito agli asili nido comunali e ampliandone il numero, in attesa di poter realizzare a livello nazionale la riforma del quoziente familiare. Dovrà essere riformulato il Regolamento per il pagamento della TARSI tenendo conto delle famiglie numerose.
5. Tutelare i più deboli: disabili, anziani, bambini esposti alla cultura gender nelle scuole. Il Comune dovrà garantire la tutela dei più deboli e non potranno essere calpestati i diritti dei disabili e degli anziani, prima di tutto il diritto alla deambulazione eliminando ogni barriera architettonica, ogni cosa che impedisca a ciascuno di sentirsi parte della comune convivenza. Una nuova cultura della solidarietà dovrà essere anche capace di generare lavoro (priorità assoluta per i più giovani) e sicurezza nel contesto urbano. La solidarietà pelosa degli abusivismi, dello sfruttamento del migrante o del rom per finalità di arricchimento, dovrà essere efficacemente combattuta affinché il cittadino viterbese si senta sempre sicuro in casa propria, perché la città è prima di tutto casa nostra. I nostri figli devono poter circolare tranquillamente. A scuola occorrerà fronteggiare l’offensiva della colonizzazione ideologica del gender, una cultura pericolosa che è “un errore della mente umana” e dovrà essere contrastata visto che l’obiettivo delle associazioni LGBTQ+ è esporre i più piccoli a questa offensiva. Oggi tutelare i più deboli significa anche aiutare chi è in difficoltà con la burocrazia, soprattutto quella “online”. Pensare a una sorta di Segretariato sociale e/o centri di ascolto, per facilitare agli anziani, e non solo, al rapporto con essa. Potrebbe essere un ambito anche per progetti di alternanza scuola/lavoro.
6. Prima viene la coscienza: con gli obiettori, sempre. I medici obiettori di coscienza contro l’aborto, sono nel mirino di molti. Il Comune sosterrà l’azione di questi professionisti che rispettano il giuramento d’Ippocrate evitando di dare la morte a soggetti deboli come i bambini nascituri. A Viterbo ogni donna italiana fa mediamente solo un figlio e per ogni Viterbese nato quasi due Viterbesi muoiono. Così muore una città. Analogamente, per ragioni di coscienza, gli eletti del Popolo della Famiglia rifiuteranno di celebrare unioni civili omosessuali secondo le ritualità paramatrimoniali fissate dalla legge Cirinnà, riconoscendo come famiglia solo quella declinata dall’articolo 29 della Costituzione: la “società naturale fondata sul matrimonio” che dall’incontro tra un uomo e una donna arriva a generare figli che hanno come primo diritto quello ad avere una mamma e un papà.
7. I giovani sono il nostro futuro. Daremo ascolto alla voglia dei giovani di avere un lavoro stabile e di fare famiglia. Rilanceremo la giovane impresa anche mediante la detassazione e la sburocratizzazione. Creeremo le condizioni che stimolino i giovani a mettere a frutto la loro creatività sia mediante l’incentivo alla nascita delle nuove start up sia mediante la formazione gratuita dei disoccupati. Agevoleremo le giovani coppie negli affitti o nell’acquisto della prima casa familiare