Il Popolo della Famiglia Padova: “Parole chiare sull’aborto, grazie Papa Francesco”.

Il Popolo della Famiglia Padova: “Parole chiare sull’aborto, grazie Papa Francesco”.

COMUNICATO STAMPA – Padova
Boddi: “Le reazioni intolleranti mostrano il vero volto dell’ideologia abortista”
«Dobbiamo ringraziare il Papa per aver ribadito con forza cosa pensa dell’aborto. Tra i cattolici negli ultimi tempi, si è diffusa l’idea di dover evitare i temi divisivi, glissare sui principi, preferire 50 sfumature di grigio a un bianco e un nero. Per noi i principi non sono negoziabili, la vita va difesa sempre e comunque, soprattutto quando è debole, attaccata, vilipesa.» Inizia con queste parole il comunicato stampa del Circolo Padovano del PdF che, al termine della consueta riunione politica-organizzativa, affida alla presidente Maria Verita Boddi il compito di commentare le recenti dichiarazioni di Papa Francesco. «Ieri, giornata mondiale contro la pena di morte, mentre altri “progressisti” celebravano le loro battaglie, Papa Francesco ha esposto a tutti la contraddizione di quanti non riconoscono l’equivalenza morale tra assoldare un killer e chiedere a un medico di togliere la vita a un bambino nel grembo della madre.» prosegue Maria Verita Boddi del Popolo della Famiglia di Padova, «Nella testa e soprattutto nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo risuoneranno le parole del Papa e non consentiranno più nessuno di ‘giocare’ intorno al suo pensiero su questo delicatissimo argomento.» prosegue ancora il comunicato del PdF Padovano. «Tre fatti in questi ultimi giorni, hanno agitato l’opinione pubblica. Il primo è accaduto a Verona, con la mozione presentata giovedì scorso in consiglio comunale che impegna la giunta sul piano della prevenzione degli aborti. Il secondo all’Università La Sapienza di Roma dove i collettivi studenteschi di sinistra, al grido di “fuori i pro-life dall’Università”, hanno aggredito i loro colleghi colpevoli di volantinare a favore della vita. Il terzo infine protagonista papa Francesco, tornato a parlare di aborto: alla sua maniera, senza troppi giri di parole, con un parallelismo tra aborto e affitto di un sicario “per risolvere un problema”». Sottolinea Maria Verita Boddi, presidente del Circolo PdF di Padova «Ormai è prassi, che chiunque si permette di mettere in discussione “conquiste” consolidate come l’aborto legale viene sottoposto a un linciaggio morale (come la capogruppo del PD di Verona che ha appoggiato la mozione pro-vita) o materiale, come è accaduto agli universitari per la vita di Roma. Queste reazioni intolleranti mostrano il vero volto dell’ideologia abortista, un viso segnato dalla violenza e dalla prevaricazione. L’assurda teoria dell’embrione come “grumo di cellule” non è altro che l’estrema disumanizzazione del concepito. Così si realizza alla perfezione la società competitiva che piace molto a un certo capitalismo: una società senza solidarietà, dominata dalla legge del più forte, nella quale l’altro è sempre un mezzo, mai un fine. Concepire l’aborto come un diritto civile significa stabilire che il diritto è la forza. Come Popolo della Famiglia vogliamo rovesciare questo principio e ci impegneremo sempre a far rispettare il debole, il non nato, il disabile, l’anziano». Concludono dal Circolo PdF Padovano «Una società indifferente alle sorti dei più deboli è già in cammino verso la barbarie. Opporsi all’aborto legale perciò non significa cadere nel confessionalismo. È ben più che questo. È voler difendere ed aiutare la vita. Sempre. Per questo nei prossimi mesi inizieremo la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Reddito di Maternità, che aiuti e sostenga le famiglie e la natalità.»