Fabiola Cenciotti (Popolo della Famiglia), ‘accetto sfida, da pilota decido velocemente’ – fonte AdnKronos

Fabiola Cenciotti (Popolo della Famiglia), ‘accetto sfida, da pilota decido velocemente’ – fonte AdnKronos

“Con umiltà e in punta di piedi, accetto la sfida. La famiglia ha bisogno di essere reintrodotta e riaffermata nel dibattito politico. Serve assolutamente una rivoluzione culturale che la riporti ad essere un diritto universale, che tuteli la natalità, che si parli di mamma e papà e non di genitore ‘1’ e ‘2’”. Ha le idee chiare sul proprio programma Fabiola Cenciotti, di professione pilota di aereo, che all’Adnkronos parla della sua candidatura, per il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, a sindaco di Roma.

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Fabiola Cenciotti, candidata sindaco di Roma per il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi

Fabiola Cenciotti, candidata sindaco di Roma per il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi

Fabiola Cenciotti, moglie e madre di due splendide bimbe, pilota d’aerei con il grado di Primo Ufficiale e oltre 6.500 ore di volo Alitalia, è il candidato del Popolo della Famiglia alla carica di sindaco di Roma. Cinque anni dopo la prima sfida dell’allora neonato PdF all’inconsistenza di Virginia Raggi, misureremo che tipo di crescita ha avuto il nostro movimento sul vasto territorio della Capitale, affidandoci alla capacità di interpretarne l’anima di una donna cattolica della comunità parrocchiale di San Girolamo al Corviale.

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Mario Adinolfi: Assegno unico un pannicello caldo, serve finanziare maternità. La nostra proposta, il reddito di maternità avrebbe anche un costo inferiore di Mario Adinolfi

Mario Adinolfi: Assegno unico un pannicello caldo, serve finanziare maternità. La nostra proposta, il reddito di maternità avrebbe anche un costo inferiore di Mario Adinolfi

L’esigenza fondamentale è fermare la tragedia della denatalità in Italia e l’assegno unico non lo fa. Dà solo una mancetta alle famiglie, non risolve nulla dal punto di vista sostanziale. L’unico modo per far ripartire la maternità è finanziarla”. E’ questo il parere, espresso all’Adnkronos, di Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, dopo il via libera definitivo dall’Aula del Senato al ddl sull’assegno unico per i figli.

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La sinistra a chiacchiere di Boldrini di Mario Adinolfi

La sinistra a chiacchiere di Boldrini di Mario Adinolfi

“Lilia è una collaboratrice domestica moldava e qualche giorno fa si è dovuta rivolgere a un patronato della Capitale perché quella che è stata la sua datrice di lavoro per otto anni, a dieci mesi dalla rottura del contratto, non le pagava la liquidazione”. Il giornale è il Fatto, la firma è di Selvaggia Lucarelli. E stavolta vale la pena di acquistare quel quotidiano e leggere questa articolista. Perché la storia che racconta è una foto della profonda ipocrisia della sinistra italiana: “Fin qui non ci sarebbe nulla di così inedito se quella datrice di lavoro non avesse un nome che pesa, quel nome è Laura Boldrini”.

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Benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso – Diritto e Rovescio 25/03/2021 di mario Adinolfi

Benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso – Diritto e Rovescio 25/03/2021 di mario Adinolfi

Ieri sera da Paolo Del Debbio i rappresentanti lgbt hanno proiettato il film “se non legittimi il mio peccato sei discriminatorio e mandante morale di chi picchia i gay”. La parola “peccato” non l’hanno usata loro, l’ho usata io. Anche per spiegare a Luxuria che farsi dare la comunione a favore di fotografi dal card.
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PD, apparenza e sostanza di Mario Adinolfi

PD, apparenza e sostanza di Mario Adinolfi

Invece di dare risposte ai bisogni profondi delle donne italiane, alla loro dignità, alla tutela del diritto alla maternità, il Pd ritiene che l’urgenza sia trovare un posto da capogruppo a una sottoposta del loro clan pensando che così non verrà letto come ipocrita un gruppo dirigente che ha avuto sempre e solo segretari nazionali maschi, ha solo ministri maschi, solo presidenti di regione maschi. Più in generale il Pd pensa sempre che il suo sia un problema di apparenza, quando invece da troppi anni ormai ha perso di visto la sostanza dei problemi. Una sinistra che non sa più individuare quali siano i veri deboli a cui offrire sostegno è una sinistra che ha perso il senso della sua stessa esistenza e si rassegna a essere votata nei quartieri ricchi del centro storico e ad essere ignorata da chi soffre.

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