SENZA DIGNITA’ di Mario Adinolfi
Marco Cappato indossa i galloni del vincitore e lo è senza dubbio. Non c’è quotidiano che non gli dedichi almeno un articolo agiografico, dai toni epici. Repubblica chiude il suo citando la figlia “che si chiama Vittoria”. Certo, è una vittoria netta. Ed è la sconfitta forse irreversibile di quell’ormai inconsistente schieramento prolife, che ha svolto per un anno una opposizione impalpabile salvo poche lodevoli eccezioni. Di sicuro non si contano tra questi i partiti o leader politici, tutti ben nascosti dietro la fontanella dell’acqua di Ponzio Pilato. Tanto, quid est veritas…