Il gigante ubriaco di Mario Adinolfi

Putin va a Pechino per le Olimpiadi, 3 giorni dopo la fine dei Giochi attacca l’Ucraina mentre caccia militari cinesi sorvolano Taiwan. Biden boicotta le Olimpiadi poi pensa bene di minacciare l’allargamento a Est della NATO. E mi volete spiegare che Putin è pazzo e Biden buono. Invece Putin non è pazzo: ha saldato con la Cina un patto anti-occidentale prima di muoversi in difesa degli interessi strategici del suo Paese, che veniva aggredito dal folle piano che Biden sta ripetendo anche in queste ore (“tutti i Paesi sono liberi di aderire alla NATO”).
Ora, non postate inutili foto delle sofferenze degli ucraini per lavarvi la coscienza. Come dice il presidente Zelenski, in realtà gli ucraini sono stati “lasciati soli” da un Occidente pasticcione e privo di valori, oscillante tra l’inconsistenza dell’Unione europea e l’incapacità della Casa Bianca. Volete fare qualcosa di utile? Ragionate. Sapete cosa vogliono gli ucraini davvero? Armi e soldati per combattere i russi. Siete disposti a concederli? Io no, ci avviteremmo in una inevitabile spirale da guerra mondiale con esiti catastrofici. E allora, cosa resta da fare? Semplice: assicurare formalmente che la Nato non si espande. Dire (e fare) il contrario esatto di quel che sta dicendo Biden. Risparmiatevi le fotine strappalacrime e tornate a ragionare sui meccanismi causa-effetto. La lucidità di Putin si può ostacolare solo con altrettanta lucidità e invece l’Occidente è un gigante ubriaco che s’è accasciato schiacciando col suo peso le sorti della piccola e povera Ucraina.