COMUNICATO STAMPA – 14 / 05 / 2020
PdF Padova: “In città e provincia 290 scuole paritarie e molte chiuderanno”
«Facciamo nostre le preoccupazioni relative alla situazione di difficoltà che, in questo momento di emergenza, stanno attraversando le scuole paritarie di città e provincia che svolgono un ruolo di primaria importanza nell’educazione di tantissimi nostri bambini e ragazzi». Lo ha dichiarato Danilo Bassan del Circolo di Padova del Popolo della Famiglia. «Le scuole paritarie, così come quelle statali d’altronde, si stanno prodigando per garantire al meglio la continuità didattica attraverso la DAD (didattica a distanza) ed è quindi un dovere del nostro Governo e di tutte le istituzioni adottare misure di sostegno (alle scuole stesse, ai docenti, al personale amministrativo e alle famiglie) per evitare che molti istituti paritari possano davvero scomparire compromettendo il pluralismo educativo che viene riconosciuto anche dalla nostra Costituzione» continua Bassan, sottolineando che «È impensabile che in un momento di crisi come quello attuale, le famiglie siano lasciate sole, continuando a pagare le rette per servizi non usufruiti, ed altrettanto le scuole ad indebitarsi per continuare a garantire il servizio scolastico». Proseguono dal Circolo di Padova del PdF: «Nelle anticipazioni del decreto “Rilancio” non si trova traccia di alcun intervento favore delle scuole paritarie e gli unici stanziamenti per loro previsti riguardano gli esami di Stato e i servizi per l’infanzia e le materne. Per la ripartenza delle attività didattiche, ipotizzata a settembre, non un centesimo dal Governo per le quasi 290 paritarie che a Padova e Provincia offrono il servizio scolastico ad oltre 30.000 bambini e ragazzi. Per questo sollecitiamo il Governo e il Ministero dell’Istruzione a “estendere tutti gli ammortizzatori sociali pensati per le famiglie e per le scuole, anche alle paritarie. Garantire la titolarità dell’educazione dei figli in capo alla famiglia con l’introduzione dei costi standard di sostenibilità per allievo prima che il pluralismo educativo sia compromesso».
Con una nota di amarezza Danilo Bassan del PdF Padova, riprende le parole del presidente nazionale Mario Adinolfi: «Destinare 1,5 miliardi/€ unicamente alle scuole statali, evidenzia una scelta chiara e precisa, e senza emendamenti o modifiche nella fase di conversione in legge, molte scuole paritarie chiuderanno, e la maggior parte sono cattoliche. Migliaia di famiglie si rivolgeranno alla scuola statale già boccheggiante, centomila tra docenti e personale non docente perderanno il posto di lavoro e con la chiusura di molte paritarie lo Stato spenderà 2,4 miliardi/€ per supplirne le funzioni. La scelta ideologica del Governo e del ministro Azzolina, emula di quella Chiara Appendino che come prima cosa eletta sindaco di Torino tagliò i fondi alle scuole comunali cattoliche. Sempre per una fissazione sostanzialmente anticristiana».