PdF Padova: “Un’Europa matrigna vuole uccidere Vincent Lambert prima del 26 maggio”

PdF Padova: “Un’Europa matrigna vuole uccidere Vincent Lambert prima del 26 maggio”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA 18 / 05 / 2019
De Carli (PdF): “In Europa sia inalienabile e inviolabile la dignità di ogni persona”
«Siamo sommersi dalle più svariate notizie pubblicate in questi giorni, anche da quelle strane vicende di “distrazione di massa” della politica attuale, e forse ci è sfuggita quella riguardante Vincent Lambert.» Inizia così la dichiarazione del PdF Padova a proposito della triste vicenda di Vincent Lambert, 42enne francese in coma dal 2008, per il quale il Consiglio di Stato francese ha concesso all’ospedale di Reims l’autorizzazione ad interrompere il supporto vitale di alimentazione e idratazione. Lo Stato francese ha deciso andando contro la volontà dei genitori di Vincent, che si sono battuti come leoni per evitare questo epilogo di morte. «Nemmeno la dichiarazione del Consiglio dell’Onu per i diritti delle persone portatrici di handicap ha potuto bloccare la volontà politica di uccidere Lambert prima delle elezioni europee» afferma Maria Verita Boddi, presidente del Circolo PdF di Padova. Sull’argomento interviene anche Mirko De Carli, capolista PdF- AP nella circoscrizione Nordest alle prossime elezioni Europee: «E’ nella natura dell’uomo il dover morire un giorno. Proprio di questo dobbiamo ricordarci nel momento in cui alcune persone rivendicano il diritto di morire quando e come vogliono, perché una società è umana quando non lascia morire di fame o di sete una persona. Rinunciare a tutto questo perché ha un costo e perché sarebbe inutile lasciarla vivere, distrugge le radici della nostra civiltà.» «Ma cosa c’entra con l’Italia?» si chiede De Carli, che spiega «Alla Camera è arrivato in commissione Giustizia e Affari Sociali, il testo del disegno di legge di iniziativa popolare proposto dalla associazione Luca Coscioni e recepito dal presidente di Montecitorio, Roberto Fico per introdurre eutanasia e suicidio assistito in Italia. Nostro compito è vigilare, perché le decisioni del parlamento possono produrre una legislazione mostruosa che, ledendo i diritti dei più deboli, darebbe il via a una nuova mattanza. Per chi, come il Popolo della Famiglia, difende il principio giuridico per il quale la vita è un bene non disponibile, l’unica opzione è quella di un’azione politica contro la legge sull’eutanasia e contro qualsiasi tentennamento in questo ambito.» Conclude De Carli «La vera frontiera del voto del 26 maggio è qui, tra chi è per la vita e chi vuole imporci dall’Europa la cultura della morte».