SU SALVINI E LA NUTELLA di Mario Adinolfi -27/12/2018

La comunicazione social di Matteo Salvini funziona: la sua pagina ha più di tre milioni di like, nessuno politico lo eguaglia. Perché funziona? Perché gioca sui “livelli medi” di comprensione dell’utente, frasi generiche persino buoniste, un filo di gas sempre tenuto sulla propaganda basica senza eccessi, zero allarmi o ragionamenti complessi che vadano al di là appunto della propaganda, soprattutto narrazione in prima persona singolare e foto in soggettiva.

Non è un racconto sincero, ma è un racconto che suona sincero: in termini tecnici “funziona”. Per questo stamattina c’è lui che mangia pane e nutella, ma nulla sull’Etna o sull’assassinio del fratello di un collaboratore di giustizia, che distoglierebbero il seguace dall’unico racconto a cui quello è interessato. Non a caso i post con foto del cibo mentre viene consumato hanno il massimo di like, oltre ventimila ciascuno. La Nutella non fa eccezione. Il messaggio è chiaro: “Io sono uno di voi”. E a voi, diciamo la verità, non interessa un bel niente dell’Etna e dell’omicidio appena avvenuto, non vi distolgono dalla vostra colazione mattutina, non costituiscono un cruccio. Così, non si cruccia lui. Ma lui è ministro dell’Interno. Sì, ma è uno di voi. Non è vero, il racconto è comunque artefatto, ma addentando la Nutella diventa credibile, pur restando falso. Il male del nostro tempo è aver creduto a Lenin, come se veramente il leader bolscevico volesse mandare una cuoca a governare il popolo. Lenin come Salvini deve tenere insieme l’omogeneità di un racconto non credibile: che lo stiano facendo per voi, al posto vostro, come lo fareste voi e potreste benissimo essere voi domani a farlo. Tutti i post di oggi indignati per la foto con pane e Nutella aiutano a diffondere il racconto dotandolo di credibilità, perché è riuscito ancora una volta a épater les bourgeois. I like alla pagina prima delle europee saranno quattro milioni. I voti, più di dodici. Poi dall’incantesimo qualcuno si sveglierà, perché quando quelli così consolidano il loro potere poi si mangiano altro al posto della Nutella e della pizza salame e cipolle la sera di Natale. E i mangiati si riprendono dal torpore. Almeno si spera.