COMUNICATO STAMPA – Padova
Bassan (PdF) “Non dimentichiamo i tanti Cristiani perseguitati nel mondo”
Il Popolo della Famiglia di Padova rivolge un caloroso appello al sindaco di Padova dott. Sergio Giordani, al neo presidente della Provincia di Padova sig. Fabio Bui, ed al presidente della Regione Veneto dr. Luca Zaia. «Sindaco e Presidenti attivatevi per offrire rifugio ad Asia Bibi e la sua famiglia» scrive Danilo Bassan Consigliere del Circolo PdF Padovano «Il Movimento politico fondato nel 2016 da Mario Adinolfi, si è mobilitato nei mesi scorsi per la liberazione di Asia Bibi, la madre cristiana di cinque figli, ingiustamente condannata a morte in Pakistan per blasfemia.» Prosegue la nota del PdF Padovano «Il 31 ottobre il Tribunale Supremo del Pakistan ha annunciato, con una sentenza davvero coraggiosa, l’assoluzione di Asia Bibi, dopo oltre nove anni (ben 3420 giorni) di detenzione, ma da quel momento, gli estremisti islamici stanno mettendo a ferro e fuoco l’intero Paese, per protestare contro la scarcerazione della donna, ed hanno imposto al Governo l’inserimento di Asia Bibi nell’elenco delle persone che non possono lasciare il paese.» «Ecco perché il Popolo della Famiglia chiede al Governo italiano, e in particolare al ministro degli Esteri Moavero, di farsi parte attiva per accogliere nel nostro paese Asia, il marito ed i loro cinque figli. L’Italia mandi un messaggio chiaro al fondamentalismo islamico attraverso l’abbraccio ad una madre cristiana veramente eroica, come Asia Bibi, che rischia paradossalmente la vita, perché scarcerata». Per questo il Popolo della Famiglia di Padova, attraverso la presidente del Circolo, Maria Verita Boddi, rinnova l’appello al Sindaco, perché la città accolga prontamente Asia Bibi e la sua famiglia, simbolo dei cristiani perseguitati nel mondo. Conclude il consigliere Danilo Bassan «Invitiamo inoltre Comune, Provincia di Padova e Regione, come già annunciato da altri Comuni del Veneto, ad aderire all’iniziativa promossa da ACS, Aiuto alla Chiesa che Soffre, il prossimo 20 novembre ed illuminare di rosso i luoghi istituzionali di Città, Provincia e Regione, in ricordo dei milioni di cristiani oggi perseguitati nel mondo a causa della loro fede in contesti in cui la libertà religiosa è calpestata.»